[Foto / Aggiornato] Street art: Tiler, il piastrellante
Puntate precedenti[Foto] Nunziata: dalla street art all’arte in strada (dove dura poco)
[Foto] Borgo Incrociati, street art vs. alluvione
[Foto] Street art? Circonvallazione a monte, «Io sono un vero cesso»
[Foto e video] Street Art: “Viva Osvaldo”, via Nino Bixio
[Fotogalleria] Street Art: ANTON, non è un paese per vecchi
[Foto] Street Art, Pimp My Segnaletica Orizzontale
[Video] Street art, Clet ridisegna la segnaletica
Street art, yarn bombing sugli alberi di corso Firenze
[Video] Intrecci Urbani: yarn bombing (e rap) ai Giardini Luzzati
Sei video: Intrecci Urbani, Yarn Bombing al Porto Antico
Yarn Bombing al Porto Antico, domani inaugura Intrecci Urbani
Arte nella strada: via di Francia, giornata di aerosol art
[Video / Fotogalleria] “Smoke”, Mark Handforth a Villa Croce
Scrive il museo:
Per la mostra a Villa Croce, l’artista reinterpreta l’architettura e gli spazi dell’edificio neoclassico creando una surreale successione di lampioni contorti, mandala fluorescenti fatti di neon, enormi ‘grucce’ deformate e grandi stelle ammaccate che scandiscono un percorso narrativo caratterizzato dalla tensione dinamica tra forme organiche e geometriche, fra concetti d’immanenza e di cambiamento, di naturale e di artificiale, di astrazione e rappresentazione simbolica.
La grande scultura, posizionata all’esterno fronte mare, riconfigura il rapporto fra il museo, l’orizzonte mediterraneo, e il porto sottostante.
Creata appositamente per la mostra, Flagpole è un’enorme bandiera dall’asta deforme che, a dispetto delle dimensioni imponenti, trasmette un’idea di precarietà, suggerendo l’assurdità di ogni pretesa territoriale, l’impossibilità della conquista oppure, forse, un’ultima richiesta di aiuto.
Puntate precedenti[Fotogalleria] Arte: Villa Croce, “VX30 Chaotic passion” fino al 20 marzo
[Foto] Panissette e vino bianco, street food nel parco di Villa Croce
[Social] Villa Croce sta per svelare il programma 2015
[Foto] Fronzoni a Villa Croce, col Secolo XIX una punta di cronaca nera
[Video] Villa Croce, Bonacossa presenta “HOMEY” di Thomas Grünfeld
[Foto] “HOMEY”, si installa Thomas Grünfeld a Villa Croce
[Facebook] In diretta (quasi) da Villa Croce, Jackie Saccoccio
High Gospel: Villa Croce, Ilaria Bonacossa presenta Alberto Tadiello
Video (del Secolo): Villa Croce, intervista a Ilaria Bonacossa
Fermate le rotative: Ilaria Bonacossa è la nuova curatrice di Villa Croce
Villa Croce, |mu|mù – musica nei musei (ma anche in giardino)
Villa Croce, gli Humans di Stefania Galegati in giro per il mondo
Villa Croce, quarant’anni di (storia della) videoarte in Germania
Villa Croce – Piove! Chi vuole partecipare a un happening?
[Immemorabilia] Bonessio di Terzet: Genova, città fantasma? (1998)
Video: Londra, arte astratta dalle collezioni liguri alla Estorick Collection
Mostre viste a pezzetti: TUTTOCCHI, Fadda / Amabile e Fabbian
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[Vita digitale] La Maddalena di Canova in Second Life costa L$9
Se siete su SecondLife, potete acquistarla: “Great decor for a graveyard, Gothic Garden, or other morbid theme”; se siete a Genova, la scultura è ai Musei di Strada Nuova dal 2008; il suo bozzetto in creta è in mostra a Palazzo Reale.
Dal saggio “Erotic Spirituality and the Catholic Revival in Napoleonic Paris: The Curious History of Antonio Canova’s Penitent Magdalen” di Christopher M. S. Johns (2013), che non si direbbe aggiornatissimo:
At first glance, the Penitent Magdalen seems an unprepossessing work of sculpture. Housed today in the Museo Agostiniano [sic] in the under-visited city of Genoa, it is rarely seen even by art historians and other determined devotees of Canova’s art. In its present setting, it is badly lit and poorly preserved. A yellowish coating on the surface, the result of a misguided restoration in the late nineteenth century [sic], casts a jaundiced pall over the figure. The Magdalen’s small scale and slumped, melancholic posture seem more a product of her unhappy present than a testimony to her past glories. Standing before it, considerable powers of imagination, coupled with intensive research, are needed to recover its exalted place in the history of early nineteenth-century European art. There can be little question, however, that its forlorn sentimentality and corporeal vulnerability gave it considerable appeal to French viewers in Napoleonic Paris.
Puntate precedentiPentitevi! La Maddalena di Canova chiude il percorso di Strada Nuova
[Fotogalleria] Giorni di un futuro passato, CARIGE in Second Life (2007)
La città analoga, Genova in Second Life
Intervallo: ancora Arte Genova 2010, questa volta su SecondLife
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[Video] “I Park Art Day” in via Ceccardi, 16 aprile 2011
Repubblica ha anche una galleria di foto.
Puntate precedentiI Park Art: la sperimentazione in TV, dopo Roma e prima di Parigi
Via Ceccardi: Feltrinelli, il senso di colpa come strumento di marketing
Via Ceccardi, Diesel a luci rosse in vetrina: “Il sesso vende*”Diesel, via Ceccardi: Renzo Rosso, “Siate stupidi!”Via Ceccardi, oggi apre la Feltrinelli Superba
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[Foto / Video] Arte in galleria, Yasuo Sumi da ABC Arte
Fino al 27 maggio in via XX Settembre. Sotto: Yasuo Sumi al Magi900 di Pieve di Cento (BO): “Il giorno 11 novembre 2008 Shozo Shimamoto e Yasuo Sumi eseguirono una performance al Museo Magi ‘900, che consisteva nel lancio di colori, contenuti in bottiglie di vetro o bicchieri sulle tele.”
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[Foto] Carlo Firullo, mostra personale alla Galleria Tavarone
[Fotogalleria] Arte @ Est: Simić @ Garage 1517, collettiva @ Kowalski
[Fotogalleria] In giro: Guidi&Schoen, Degli Abbati, Castagnoli
Inaugurazioni: Feuchtenberger e Ricci (Vicolo), Giannotta (MF)
Write Me, prosegue al Vicolo la mostra di Ludovico Bomben
Foto album: in giro per le gallerie nel venerdì sera di START
Foto album: Diego Gabriele, «Fondi neri» live alla MF Gallery
MF Gallery, una calda estate underground pop surrealista
Errori (anche) fatali: collettiva all’Anyway Gallery / Buridda
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[Foto] Pinksummer: Invernomuto, Simone Bertuzzi, Simone Trabucchi
Africa Addio, Pinksummer.
Puntate precedenti[Foto | Video] “Infinita ricomposizione”, Cesare Viel da Pinksummer
Scultura al Ducale: Alis/Filliol, «Check Your Totem» @ Pinksummer
Video: Georgina Starr, «The Joyful Mysteries of Junior» da Pinksummer
Video: «Zuffi per Bonami» da Pinksummer (lo scorso dicembre)
Pinksummer, personale di Cesare Viel
Villa Croce, gli Humans di Stefania Galegati in giro per il mondo
Palazzo Ducale, Starr e il ritorno (muto) di Theda Bara
Saraceno a Palazzo Ducale, ultimo giorno
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[News] Loggia di Banchi: “Coincidentia oppositorum” di Angelo Pretolani
Venerdì 12 febbraio 2016, ore 17, Loggia della Mercanzia, Piazza Banchi; la performance di Pretolani [Facebook] è parte della mostra Other Identity, che inaugura oggi alle 17. (more…)
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[Fotogalleria] Arte: Villa Croce, “VX30 Chaotic passion” fino al 20 marzo
A cura di Anna Lovecchio e CHAN. Scrive il museo:
Se, come sostiene Walter Benjamin, nel collezionismo “tutte le passioni sconfinano nel caos” in una continua tensione tra i due poli di ordine e disordine, si può dire lo stesso della collezione di un museo? La mostra Chaotic Passion, ideata in occasione del trentennale del Museo di Villa Croce, intende esplorare questa relazione dialettica innescando un dialogo fra le opere storiche della collezione e quelle prodotte nel corso degli ultimi dieci anni da una nuova generazione di artisti.
Puntate precedentiHow much art can you take? Danilo Correale da CHAN
[Foto] Panissette e vino bianco, street food nel parco di Villa Croce
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[Immemorabilia] Bonessio di Terzet: Genova, città fantasma? (1998)
Video: Londra, arte astratta dalle collezioni liguri alla Estorick Collection
Mostre viste a pezzetti: TUTTOCCHI, Fadda / Amabile e Fabbian
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[Foto] Arte contemporanea, il Bisagno di Ruggieri a Sant’Agostino
“La mappa del Bisagno, esattamente riprodotta in otto acquerelli di grande formato, in cui la materia pittorica ottenuta dal fango è identificata nel soggetto rappresentato, corrisponde al desiderio di far rinascere il corso d’acqua. Si tratta di una rigenerazione simbolica ma non per questo meno influente.”
I dipinti dal titolo “Sublimazione del fango”, che Antonello Ruggieri espone nel Museo Sant’Agostino di Genova dal 17 novembre al 13 dicembre p.v., sono realizzati con limo prelevato dal fiume Bisagno, proprio quel fango tristemente famoso per i danni provocati dalle esondazioni. Ruggieri, artista e archeologo, abituato a lavorare con la terra, si adopera con questo lavoro per nobilitare “quel fango” in qualcosa di prezioso.
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Simon Boccanegra, il doge che ha corso per tutto l’Ottocento
…per arrivare, nel secondo dopoguerra, al Museo di Sant’Agostino. In occasione della messa in scena dell’opera omonima al Carlo Felice, ecco ciò che scrive nel 1870 un anonimo al Giornale degli Studiosi di lettere, scienze, arti e mestieri: (more…)
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[Foto / Video] Arte nella città, The Sant’Ilario Pavilion su DomusWeb
Sopra: Haris Epaminonda, Untitled (Suikinkutsu), 2015. Produced by TheView Studio for Sant’Ilario Pavilion, August 2015 © Photo Delfino Sisto Legnani
Un chiosco di fiorista del vicino cimitero, fuori uso, ora ospita installazioni fra cinema e scultura. Scrive DomusWeb (che ha anche i trailer video delle installazioni): (more…)
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[Foto | Video] “Infinita ricomposizione”, Cesare Viel da Pinksummer
Pinksummer In questa terza personale da pinksummer “Infinita Ricomposizione”, il demone della scrittura che ha connotato, in forma pura o spuria, lunghezza e profondità del tuo percorso, sembra avere abbandonato il piano d’esperienza per il colore. L’uso che fai del colore e non a caso muovi dagli à plats a-mimetici di Matisse, è assimilabile all’uso che in altri piani empirici hai fatto dei concetti. Ricomposizione potrebbe anche significare riattivazione in questo caso. In “Che cos’è la filosofia” Gilles Deleuze e Félix Guattari dicono che il concetto è questione di articolazione, di ritaglio e di accostamento, premettendo che il concetto non è mai cosa semplice. Verrebbe da pensare che anche i colori primari (semplici?) non esistono se non dentro all’approssimazione/semplificazione del linguaggio. Perché hai deciso di partire da Matisse per intraprendere questo cammino linguistico/ sensoriale?
Cesare Viel Mi sento di dire che Matisse in fondo è legato alla mia biografia. È stato il primo artista che ho casualmente scoperto a scuola, per conto mio, intorno ai 13 anni, e che mi ha realmente aperto un mondo: le avanguardie del Novecento. È dunque, prima di tutto forse anche un ritorno all’origine, e un fare i conti con questa “lunga storia d’amore”, rimasta in sospeso, in attesa di essere riattivata, eppure sempre sordamente lì sottotraccia. Ogni tanto Matisse riaffiorava nella mia mente e poi scompariva di nuovo, sovrastato da altri stimoli, altre differenti e apparentemente più aggiornate necessità. Adesso è arrivato il momento giusto. Ora la “macchina-Matisse”, con tutta la sua energia, la sua forza, si è messa in moto dentro di me, si è fatta ri-sentire.
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